La vedova dell’ex calciatore presenta la domanda per la registrazione.
Cathryn White Cooper, la vedova dell’ex giocatore, allenatore e dirigente di calcio Gianluca Vialli, scomparso il 6 gennaio scorso a causa di un tumore al pancreas, ha presentato una richiesta di registrazione del marchio “Gianluca Vialli” presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi (Uibm) il 4 dicembre.
Secondo quanto riportato dall’Adnkronos, questa registrazione riguarda diverse categorie merceologiche che comprendono, tra gli altri, illustrazioni, disegni animati, giochi, token non fungibili (NFT), beni digitali scaricabili, cappelli, articoli sportivi, palloni e scarpe da gioco.
Inoltre, la registrazione include servizi come editoria, pubblicazioni non scaricabili e l’organizzazione e conduzione di eventi sportivi a scopo benefico.
In questi giorni verrà ricordato con un documentario su Sky
Il ricordo di Gianluca Vialli viene celebrato in un documentario di Sky intitolato “Gianluca Vialli: Confesso che ho vissuto”, diretto da Giorgio Porrà e in onda dall’8 dicembre. Paolo Di Canio, parlando durante la presentazione delle produzioni natalizie di Sky, ha condiviso le sue emozioni riguardo all’amico Vialli, scomparso tragicamente quasi un anno fa il 6 gennaio scorso.
Di Canio ha espresso la sua commozione dicendo: “Quando penso a Gianluca, mi vengono le lacrime però sorrido per la sua allegria”. Queste parole riflettono perfettamente il mix di tristezza e gioia che caratterizza il ricordo di Vialli.
Il documentario, “Gianluca Vialli: Confesso che ho vissuto”, sarà trasmesso su Sky Sport 1 dall’8 dicembre alle 19 e sarà successivamente disponibile in modalità on demand su Sky e Now. Nel documentario, si affronta la morte di Vialli e si sottolinea la sua straordinaria dignità durante gli ultimi cinque anni della sua vita. L’autore, Giorgio Porrà, ha elogiato Vialli come un centravanti eccezionale che segnava gol allegri e spudorati, che riflettevano la sua personalità.
Paolo Di Canio ha condiviso un episodio che dimostra la grande passione di Vialli per la vita negli ultimi anni: “Era venuto per un fine settimana nel mio relais in Piemonte con la moglie. Dopo aver finito la cena, è passato vicino al tavolo dove ero con due amici dicendo: ‘Mi raccomando, aspettatemi, non andate via’. Ha accompagnato Cathryn in stanza, è rimasto con lei per 40 minuti, poi è sceso e siamo rimasti a chiacchierare fino alle tre di notte. Era curioso di tutto, faceva domande più che parlare di sé. Per me è sempre stato una fonte di ispirazione sull’essenza della vita, sul comportamento e sull’eleganza da tenere in un gruppo di lavoro”.